Aletha [interno - cripta] Il solito sudiciume nel solito posto che ormai frequentava abitualmente come casa, la stessa cripta dove aveva accudito i propri figli quando da lei erano stati fatti. Guarda innanzi a sè vedendo la parete opposta rischiarata appena dal barlume di luce filtrare attraverso la feritoia, seduta a terra tenendo come al solito le ginocchia al petto. Osserva ora voltando appena il capo il proprio prodotto, quello scappatole di mano, Erik se ne ricordava correttamente il nome disteso e stravaccato sulla lastra del sarcofago di pietra liscia che racchiudeva il padrone del locale in silenzio.
Erik [Cripta|interno] Disteso nella pietra grigia e fredda,in quel posto lugubre e cupo,scena di morte,ma al riparo.Il vampiro se ne sta affiancato alla parete,in quella stessa cripta quando un giorno l'immortalità lo raggiunse.Il sire che riposa appoggiato alla parete di fronte all'entrata e invece lui quella laterale,a pancia in su,dove ne un respiro ne un movimento vengono compiuti.Le mani sono intrecciate e tenute al petto,mentre le gambe son distese e i piedi uniti in su.Sembra davvero un morto,colui che in viso il biancore ha come colorito.Neanche un fiato,mentre riposta,stanco della notte vissuta...
Aletha [cripta]Sorride ora, continuando a guardare il corpo del figlio che poco tempo prima era uscito dalla sua protezione e che aveva trovato qualche ora prima in grave stato di stanchezza. "Ciao Erik!" dirà con voce melliflua, quasi materna continuando a fissalo e portando la destra gamba a piegarsi appoggiata al suolo per poi mettervi sopra la destra mano.
Erik [Guaritore Specilizzato in Lesioni da Incantesimi - Vampiro] [Cripta|interno] Gli occhi son chiusi.La bocca secca e i capelli tutti arruffati e spettinati.Mugugna qualcosa come se dormisse veramente...qualche ricordo della sua vita precedente,vari flesh di suo padre,che in quel cimitero stesso,probabilmente davanti a quella cripta stessa ha abbandonato sua moglie a una triste sorte.Una voce sembra chiamarlo...forse sua madre?sembra agitarsi...muoversi minimamente,ma in maniera abbastanza percepibile.Poi mezzo urlo soffocato spacca quel silenzio,mentre si solleva con il busto e portando le mani ai capelli..>oddio
SireOh sireMi dispiace...mi dispiace....forse non avrei dovuto lasciarviche è successo...
Aletha [cripta] Gli occhi ancora ricordavano vgamente quelli della bambina che era stata un tempo, prima di Hikit e anche di George, di New York e di tutto il resto seguito. Ora guarderà il figlio lasciando che la ciocca rossa fuoco dei propri capelli le nasconda parte del viso. Il fatto che Erik facesse tanta fatica a tornare in sè non la stupisce, non era seriamente compromesso ma era cmq ancora in forte stato confusionale. Osserva senza dire una parola che egli ritorni dalla tenebra, pare agitarsi ma era normale, anche lei ci era passata un tempo. Un lungo sospiro accompagna il vedere il figlio tirarsi a sedere completamente paesato. Ascolterà le di lui parole sempre in silenzio per poi proferire tranquillamente ma senza l'aria materna di prima Perchè non provi a dirmelo tu cosa ti è successo?!" domanda senza aggiungere altro pensando che forse sarebbe riuscito a riordinare i propri pensieri e ricordi di tutto l'accaduto."Raccontami cosa ti è successo da quando sei scappato da me!" incalza infine, osservandolo molto attentamente.
Erik [Cripta|interno] Abbassa ancora il capo,imbarazzato e quasi afflitto.s'inginocchia>Beh...io sono scappato.Dal giorno che Iris...è diventata mia sorella,sono scappato,e lo ricorda immaginomi sono rifugiato all'interno di un'altra cripta,lontano da qui,dall'altra parte del cimiteroE' tutto così confusoSono stato accettato al san Mungo,così mi da la possibilità di avere una scelta di vittime per sanziare la mia sete.Sono riuscito a nutrirmi e a soddisfare la mia fame...poi....non so cosa è successo...per un paio di giorni...non sono piu' riuscito a controllarmi...ho provato ad ampliare le mie tecniche..ma...sicuramente uno sforzo eccessivo..
Aletha [cripta]Un'altro sospiro, fissa il ragazzino senza una parola ascoltandolo. Un profindo respiro chiudendo lentamente gli occhi e spostando il suo essere facendo solo un lieve movimento del bacino si alzerà in piedi e sarà di fronte al figlio in un secondo (VELOCITà) guardandolo dritto negli occhi. "Non occorre sai che tu mi dia del lei in modo tanto ostentato!" dice con aria apparentemente serena "in fondo..." prosegue passando ora la destra sulla di lui spalla accarezzandone lentamente la stoffa degli abiti "sappiamo molto di entrambi direi....al San Mungo hai detto?!" domanda rimanendo soprappensiero epr qualche secondo. "Sei debole....basta guardarti per capirlo...la tua confusione è frutto dello stravolgimento dei tuo sensi mortali, quando anche l'ultimo residuo di umanità sarà scomparso in te sarai perfettamente in grado di controllare i tuoi poteri! Una regola che vale per tutti noi èche diventiamo più forti con l'andar del tempo perchè dimentichiamo le sensazioni da mortali!" dirà terminando infine.
Erik [Cripta|interno] Si alza anche lui,ergendosi in tutta la sua altezza,mentre il mantello si spiega in lunghezza completa,sfiorando il suolo sudicio e sporco>allora....aletha...Si,al san mungo...sono stato promosso da poco a Medico SpecializzatoLa preg...oh...ti prego...insegnami a dominare i miei poteri...ho bisogno di questo...o non lascero' mai il nidoOra è buio e possiamo uscire allo scoperto...Aletha...sire....mamma
Erik [Cripta|interno] Ancora con gli occhi chiusi....il contatto mentale è ancora aperto...nella testa del sire...non è cattiveria,ma solo una dimostrazione di cio' che ha imparato>Oh..ah..A...Al..Aleth...Non.nononon l'ho fatto pe-per male...volevo solo dimostrare..di cosa sono capaceDi cosa ho appreso...Mi perdoni
Aletha [cripta]Per un secondo mantiene alta la guardia continuando a fissare il figlio per qualche secondo. Uno strano e bruciante sentimento avverte in fondo all'anima, qualcosa che la spingerebbe ad uccidere un sentimento che rosicchia la propria mente divorandone la coscienza. Respirerà a fondo per riequilibrare la propria essenza ritornando infine allo sguardo amorevole di poco prima. "Bravo!" dirà sorridendo al figlio "io ci ho messo molto di più per sviluppare quato lato dell'essere....devi concentrarti e non lasciarti sopraffare dal dolore o perderai sempre...ricorda...concentrati e potrai così carpire i segreti della mente altrui, irretirla, controllarla e se necessario sconvolgerla!" dirà ora passeggiando per la stanza fino a percorrere i gradini e mettere la destra sulla maniglia della porta. "Andiamo devi nutrirti....ne hai bisogno!" dirà tirandola leggermente ed uscendo nell'esterno sperando che la seguisse.
Erik [Cripta|interno]Per un attimo il pensiero di una lotta per il gesto che ha fatto sfiora la mente>SiGrazieSi..sono abbastanza debole..