00 18/03/2008 16:42
In Casa Evans la sacerdotessa era tenute prigioniera fin quando la moglie del preside Durmstrang Sibilla non la fà chiamare per prestare il primo soccorso al marito provato dalla reclusione ad Azkaban.

Sibilla[VillaEvans] [che Dart non ami l'aiuto di nessuno...è risaputo, ma che lei non glielo dia..bhe quella è tutt'altra storia] aspetta..[mormora prendendogli un braccio, aiutandolo, una mano sorregge come può il marito, l'altra si stringe quasi involontariamente intorno alla mano di Dart] sei ridotto male..[mormora, Dart sta male, e lei lo sente il dolore del marito, come se fosse il suo, non fisico, più intorno, come una grossa stretta al cuore, sono settimane che sente la stessa stretta che è divenuta pian piano più grande, più forte, la loro unione in fondo consiste anche in questo] Dracon sta dormendo [non sa bene perchè lo ha detto, ma un piccolo sorriso nasce sulle sue labbra, parlare di Dracon le fa sciogliere quel poco di magone al petto].

Dart[Villa Evans]Non importa, anche se i Dissennatori hanno cercato di rubarmi l'anima...non sono morto, non è per loro che sono ridotto così...

Sibilla[VillaEvans] [fissa Dart, aggrotta le sopracciglia alle sue parole] allora chi [chiede perentoria, fissandolo, arrabbiata per i suoi modi scorbutici, di rado può venire considerata una buona moglie, e per una volta che cerca di comportarsi come tale viene respinta, una piccola smorfia quindi si volta verso il primo elfo che vede vicino a lei] vai a prendere la sacerdotessa, portala qui [ordina, per poi tornare ad osservare Dart, non vuole il suo aiuto? non lo avrà, ma non per questo permetterà che continui a soffrire...lui come lei daltronde]

Ashalind [casa Evans - cantina] Le ossa della sacerdotessa cominciavano solo in quei giorni ad aspettarsi i crucio che saltuariamente le venivano inferti, da qualche giorno però le visite degli aguzzini si erano di molto diradate ed era sempre un'uomo scuro a venire al posto della donna. Niente permetteva nella cantina di distinguere tra luce e oscurità, nemmeno i sensi raffinati dall'addestramento, nemmeno il lumus di una bacchetta che le era stata lasciata perchè incapace di lanciare incantesimi se non per difesa. L'umidità penetrava in ogni fibra di pelle scoperta dagli abiti che ormai non erano che un mucchio dis tracci e la disperazione per non essere ancora stata liberata cominciava a farsi strada nel di lei pensiero.

Dart[Villa Evans]No...la sacerdotessa...

Sibilla [VillaEvans] [osserva l'elfo che si allontana in fretta scomparendo con un sonoro rumore di smaterializzazione, sospira leggermente, scaccia con un movimento della mano gli altri elfi, ordinando loro di rimanere però davanti alla porta, entra e chiude dietro di se l'antro] Dart...[mormora, sospira ancora, scuote la testa, avvicinandosi al letto, si siede accanto a lui] non mi hai risposto..[rincalza fissandolo, ora basta, vuole sapere cosa è successo, e lo vuole sapere subito] chi [rincala] ti ha ridotto in questo modo? [avvicina la mano destra sulle sue che gli corpono gli occhi].

Ashalind [casa Evans - cantina] Un rumore sinistro come di turbine sente provenire da un lato della buia, qualcosa che si stava materializzando, forse l'ennesimo aguzzino facevano così per non esser costretti ad aprire la porta della propria prigione. "Non capisco perchè non mi abbiate ancora uccisa" sentenzia prima che l'elfo si diriga verso di lei bofonchiando "traditrice del proprio sangue che curi anche gli sporchi mezzosangue, la mia padrona ti desidera per curare il padrone !" bofonchia infine prima di volgersi ed aprire la porta. Stancamente la donna si alza, mentra a poco a poco la luce l'investe colpendola con forza agli occhi. Giuramenti antichi la vincolavano alla cura di tutte le creature quindi se il suo aiuto occorreva lei lo avrebbe rpestato e niente di più. Segue l'elfo in silenzio e mani conserte verso la stanza che il piccolo gobbo andava a raggiungere. "Ecco padroni ...ho ass...olto!" mormora forte dietro l'antro chiuso con voce melliflua.

Dart[Villa Evans]Non ho voglia di ripeterlo due volte...Lo saprai insieme alla sacerdotessa...

Sibilla[VillaEvans] [ritira la mano e osserva Dart, una leggera smorfia in volto, quando si riprenderà dovrà subirsi la sua ira, ora no, sarebbe inappropriato...una voce dall'esterno, si volta verso la porta, si alza lentamente e si avvicina all'ingresso della stanza, apre e fissa la sacerdotessa] bene Thozzy, va pure, non servi più, fa venire qui Izzy con il necessario per le cure [si fa appena da parte per far passare la sacerdotessa] prego [mormora aspettando che entri]

Ashalind [casa Evans - stanza Dart] Entra seguendo appena con lo sguardo le movenze di Sibilla, un leggero cenno di ripicca nel di lei volto, forse qualcosa che aveva a che fare col marito semisvenuto sul letto. "Cosa gli è accaduto?" chiede osservando la figura distesa completamente supina sul letto, la spalla completamente dilaniata, e una miriade di altre piccole ferite da scontro probabilmente. Le maniche dell'abito si tira anche se ben poco ne era rimasto a parte stracci dirigendosi verso quello che sembrava il residuo d'un uomo. "Lei stà bene signora?" inneggiando al fatto che l'incanto d'unione lo aveva lanciato lei e sapeva che portava a dolore entrambi.

Dart[Villa Evans]Buonasera...Sacerdotessa

Sibilla [VillaEvans] [lascia passare la donna, gli occhi si spostano su Dart, chiude piano la porta e segue la sacerdotessa verso il letto] spiegherà lui..[commenta alla prima domanda, si avvicina al letto ma non si siede su di esso, lasciando fare alla sacerdotessa il suo "lavoro", alla seconda domanda di Ashalind fa una leggera smorfia] si interessi a lui, non a me [commenta, sembra quasi arrabbiata, le mani tremano appena, gli occhi si spostano veloci su Dart quando tossisce, preoccupata, non le importa del suo di dolore, lei potrà pur sentirlo, ma non ha nessuna ferita visibile..almeno questo..].

Ashalind [casa Evans - Stanza privata] La bacchetta interpone tra lei e il ferito fissandolo e prendendo il respiro lentamente. "Anapneo!" sussurra puntando la bacchetta al petto dell'uomo che più che respirare stava rantolando. "Signora se lei avverte ciò che questo poveretto non mi può evidentemente spiegare magari è il caso che mi aiuti visto che suo marito non sembra voler collaborare!" Izzy nello stesso momento appare dietro la porta reggendo in un vassoio alcune cose che le sarebbero di certo servite come una ciotola vuota e qualche attrezzo, forbici ed altro "Perfavore..." riferendosi all'elfo "...vai in cucina e rpepara un ricostituente al tuo padrone infilaci tutto quello che hai aehmm uova zucchero cordiale se ce nè latte ecc...porta tutto sù quando hai fatto!" spazientita si alza e va ad aiutare l'elfo rpendendo ciò che porgeva. "Grazie!" sorride al piccolo gobbo identito in tutto all'altro tranne che a una smorfia più dolce nel viso, indi posa tutto su un comidino e togliendosi la blusa tornerà a sedersi accanto alla testa dell'uomo. Riprende in mano la bacchetta e senza una parola la punta alla spalla ferita e pronunzia a voce chiara "Diffindo..." dalla bacchetta non trapela che il potere di lacerare il tessuto rappreso dal sangue sulle ferite che di certo pulite non erano. "...diffindo!" rimarca rimanendo con la bacchetta puntata e forse infierendo un p'ò di dolore ad entrambi data la superficialità degli scortichi.

Ashalind tira 2/10
Ashalind tira 3/10
Ashalind tira 3/6
Ashalind tira 4/6

Dart[Villa Evans]Vuole cercare di aiutarmi...Sta complicando le cose...Non è della debolezza che mi preoccupo, sacerdotessa...Dissennatori...non sono loro il problema, ma altre...cose...

Sibilla [VillaEvans] abbassa appena lo suardo alle parole della sacerdotessa, sta persino per parlare ma viene interrotta da dart, sospira leggermente e decide di non dire nulla, perchè complicare maggiormente la situazione? perchè arrabbiarsi, agitarsi?..sta bene ora..più o meno, serra gli occhi alcuni istanti, tentando di cacciare via il magone e il dolore di Dart che sente quasi fosse il suo, c'è un motivo per cui in questi giorni si trova a casa e non alla carrozza, non riusciva a lavorare..aveva un brutto presentimento, osserva il marito, ed eccolo il suo brutto presentimento, è seduto al bordo di un letto, ridotto male e con un carattere pessimo..maledizione, lei questo brutto presentimento lo ama...sospira ancora

Ashalind [casa Evans -stanza ] "...di cui di certo avrete molto da raccontare..." quindi lo costringe di nuovo a sdraiarsi fissandolo torva ma senza degnare di mezzo sguardo il tatuaggio sinistro al braccio "...a vostra moglie!" termina sottolineando la dovuta formalità di cui voleva farsi scudo contro eventuali sbagliate prese di posizione nei suoi confronti. Non era di una fazione ne dell'altra come non appartenenva ne alla vita ne alla morte, e di nulla di altro desiderava conoscere.Punta la bacchetta sull'orlo del cratere vuoto dichiarando "Aguamenti!" e facendo sgorgare l'acqua dalla punta della bacchetta di salice. Quindi spostando la punta della bacchetta nel palmo della propria mano sinistra sussurra quasi stesse pregando "Ferula!" e dalla bacchetta come sempre generosa ne esce un lungo rotolo di morbido cotone da fasciatura e strappandone un pezzo sentenzia "non ho alcun interesse verso le vostre scaramucce vedete di tenere lontano da me ogni minima questione politica o etica non mi riguarda!" la pezza pulita immerge nell'acqua lasciando da parte la bacchetta "Signora se voi pulite le ferite al ventre ed io quelle alla spalla facciamo più in fretta e soffrirete di meno entrambi!" non era una richiesta ma un'ordine mentre la pezza umida appoggia alle ferite accarezzandole appena e macchiandola da subito tuttavia "A mali oscuri....rimedi drastici!" continuando il lavoro.

Dart[Villa Evans]Sei quì per farmi la predica? Pensa a fare il tuo lavoro, poi sarai libera di andare...Ma sappi che ti troverò...

Sibilla [VillaEvans] [osserva Ashalind, una leggera smorfia in volto, si avvicina alla brocca di acqua e prende il cotone da fasciatura, ne strappa un pezzo, lentamente infila cotone nell'acqua, si sposta da Ashalind e si siede accanto a Dart, iniziando a pulire le ferite sul ventre, corruga la fronte] faccia silenzio mentre cura...se vuole sopravvivere [dice solo ad Ashalind]

Ashalind [casa Evans - stanza] Non sarebbe stata sua volontà propria farlo, ma avrebbe avuto il tempo e il modo di chiedere il perdono consono al suo rango. Andrà a stringere la pezza sulle ferite fino a farle sanguinare nuovamente tenendo sempre lo sguardo fisso a quello del paziente e per nulla intimorita, egli avrebbe visto nei di lei occhi solo l'ombra di un'oscurità che li renderà profondi e senza vita pari a quelli di uno squalo mentr verbia tali assurdità verso la di lei persona. Solo un'istante passa eper poi far tornare la luce negli occhi color del mare ed il sorriso sulle labbra della donna. "Come volete!" sussurra in tono arrogante lasciando la rpesa sulle ferite mentre l'uomo lascia la rpesa sulla sua mandibola che le lascerà un segno violaceo evidente. Quindi terminato il lavaggio andrà ad apporre al braccio le bende, due dita tengono ferme l'inizio della benda sotto il di lui braccio mentre la destra provvederà a far ruotare la pezza sotto per poi ripassare, Tutto il braccio salendo verso la spalla per poi incrociare per permettergli di muoversi. I denti stringono il resto della pezza mentre quello che presto sarebbe sembrato più una mummia che un'amano resta fermo apparentemente senza collaborare. "Si alzi a sedere perfavore!" sussurra reggendo la pezza fra i denti stretti mentre il sudore comincia a farsi sentire lungo la tempia.

Dart[Villa Evans]

Dracon [Entrata Stanza Genitori] Con le dita in bocca Dracon cammina verso la stanza dei genitori, sentendo delle voci non ha resistito ed è andato a vedere con chi parlavano mamma e papà. Apre la porta della propria stanza per poi aprire successivamente quella dei genitori.

Sibilla[VillaEvans] [continu a curare le ferite dle marito, sospira leggermente sentendo il dolore di Dart come il suo, un rumore improvviso la distrae, passi piccoli che si avvicinano alla porta, si volta di scatto posando la pezza bagnata sul materasso accanto a lei, sia lza velocemente] Dracon? [chiede intravedendo il bambino che apre la porta della stanza] cosa ci fai qui piccolo mio? [domanda cercando di coprire con il proprio corpo la scena di Dart].

Ashalind [casa Evans - smaterializzazione] Terminata la fasciatura e notati i due momentaneamente distratti dal figlio, la donna si alza perentoriamente. Il mento alto tiene quando andrà ad agitare la bacchetta voltandosi per poi scomparire in una nuvole di nulla e lasciare i tre soli e così la sua prigionia terminare.

Dracon[Camera] Guarda la madre per poi scorgere anche dietro quest'ultima il padre. °papà....° dice sorridendo.. è da tanto che non lo vedeva.. si avvicina dunque al padre.