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Spuntino di mezzanotte

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  • § Ashalind §
    00 13/03/2008 15:51
    RIASSUNTO

    Fuori del paiolo magico uno'uomo ancor anonimo si fuma una sigaretta avvolto in semplici vesti da cittadino. Aletha, tornata dal Canada cresciuta a dispetto di uno dei delitti più orribili nel mondo magico attende di poterlo sopraffare. Quando finalmente l'occasione si presenta non si ferma di fronte all'efferatezza di lacerargli di poco l'aorta sotto lo sterno per ricavarne il sangue appena purificato con un coltellino.

    Will [Esterno Paiolo][appoggiato contro il muro del Paiolo Magico Will si sta gustando una sigaretta. Ancora indeciso se entrare o percorrere la via di casa. Il suo soprabito ondeggia al vento, nella sua mente quella sera non v'è alcun pensiero, la sigaretta è ormai a metà, deve prendere una decisione]


    Aletha [ Esterno - Paiolo Magico] Le ombre della sera digradano , verso la lucerna che fuori della piccola taverna illumina il selciato, percorso e corroso da anni di passi, da persone, suoni odori come quelli che nel medesimo istante opprimono le narici della vampira. Alza di poco il capo, le bianche pupille andranno ad osservare un tipo abbarbicato in un'angolo a lato della strada, poco illuminato ma chiaramente visibile a sensi acuti. Il pallor mortale che distingue ogni membro della famiglia lentamente cende il posto ad una finta colorazione, mentre il poco sangue rimastole in corpo comenda di fluire erroneamente a creare maschera dietro cui somigliare all'umana che un tempo era. Le iridi da scarlatte divengono solo blu scuro, testimonianza di freddo essere che un tempo fù mortale. Alza la schiena dal freddo intenso del muro ove si era andata ad appoggiare e di poco muove passi mortali, di mortale portata sebbene finta verso l'uomo. La forza del respiro evoca ancora una volta a sè,per fingere e imprigionare, abbassando ed alzando il torso a comando del proprio capriccio.

    Will [Esterno Paiolo] Solo. gli piaceva stare così. gli era sempre piaciuto, ora la sua unica compagnia era la fioca luce della luna che almeno per quella notte non era oscurata dalle nubi. La sigaretta è ormai arrivata al filtro e la getta a terra, la decisione è quella di entrare, se non per il fatto che alla sua destra è appena apparsa la sagoma di una donna. La osserva, quasi rapito dalla sua presenza, mette le mani nelle tasche del giubbotto e indolente continua a fissarla

    Aletha [Esterno Paiolo] Uno strano pezzo di carta raggomitolato che non aveva mai visto in vita sua le va a cadere proprio vicino al piede sinistro. L'uomo che dalla posa poco convinta stava vicino a fissarla lo aveva gettato, non sapendo probabilmente che era lì ma ora era nella sua direzione che guardava, quindi doveva essersi accorto del di lei movimento. Le braccia alza con lentezza esasperante, facendo compiere ad ognuna di esse un mezzo giro alternato che le porterà al dietro la nuca, l'ultimo passo avanti rivela solo il di lei busto proteso cinto in avanti non più di bambina ma di donna. Un sorriso maligno le solca le labbra mentre la destra mano si unirà alla gemella per poi discendere il braccio e far danzare la luce sul polsino di pizzo dell'abito nero leggermente scollato. "Vieniii...vieni quì!" cantilena a bassissima voce fissando los conosciuto coi soli occhi che brillavano nell'ombra che ancora nascondeva il di lei viso.

    Will [Esterno Paiolo][fissa la strana donna negli occhi. sente di non poter fare altrimenti. quasi come, rapito, dai suoi gesti prima e dopo dalle sue parole, anche se ancora parzialmente celate nell'oscurità] chi siete? [domanda in un sussurro mentre la nenia entra nella sua mente controvoglia. prima di accorgersi di quel che stava facendo il corpo si era già staccato dal muro che gli concedeva appoggio, e come contro volontà si muoveva in direzione della soave creatura].

    Aletha [Esterno paiolo] le ombre riprendono di poco il dominio del petto della ragazza, lasciando che la luce lasci la pelle troppo bianca e s'inoltri nelle pieghe dei pizzi. "Tutto ciò che vorrai se fai ancora ...un passo!" risponde semplicemente, allungando le braccia all'indietro e lasciando che ora il collo inondi la luce. L'uomo era più alto di lei, quindi lei non farà altro che piegarsi leggermente di lato alla di lui destra. Prima il bianco collo sarebbe emerso mostrendo le venature vuolacee, non particolarmente procaci. Di poco anche il mento si delinea alla luce fioca. Ridacchia mentre un passo fa verso di lui rimando però prudente nel cono d'ombra. La sigaretta aveva quasi soffocato col tanfo che emanava l'odore di respiro che dalle labbra dell'uomo veniva. Riusciva quasi a sentire il battito prepotente nel di lui petto, battito che a lei non sarebbe mai più tornato.

    Will [esterno paiolo][continua a muoversi, in preda a uno strano sentimento, verso quella donna. la sua immagine non era ancora totalmente visibile, "è la curiosità" si domanda il giovane "a spingermi verso di lei? perchè non vedo altro motivo per cui il mio corpo dovrebbe venire attirato a lei". A differenza del suo corpo la sua mente sembra ancora perfettamente lucida ed è grazie a quella che riese a tenere parzialmente la situazione sotto controllo. Quegli occhi sembra che nascondano infiniti misteri, sembra che lei voglia offrirle qualcosa.] Solo un passo... [ripete come incantato]

    Aletha [Esterno Paiolo] Il gioco era terminato, si era accorto che qualcosa non quadrava in una donna anche troppo disponibile. Non rischierà di scoprire la sua natura dove la gente camminava libera per le strade anche se in quel preciso istante di gente non ne vedeva passare. Stufa sogghigna ferocemente nell'ombra che le nascondeva ancora il viso e che lo avrebbe tenuto celato. Non farà altro che tornare nella posizione eretta che aveva mantenuto sino a pochi secondi prima. La sinistra corre veloce al di lui collo afferrandolo rudemente da sotto il mento e sollevandolo di peso di un paio di centimetri dal suolo. Stranamente fissa, il tramite tra il corpo e la testa e non sembra palesare alcuna attrattiva nella vampira, ciò che la attraeva più di tutto era il cuore, pulsante sotto lo strato di pelle dal quale era protetto. Per qualche secondo ne fissa l'espressione stringengo forte la gola dell'uomo che sentirà probabilmente come soffocare.

    Will [esterno paiolo][era stato un secondo, o forse meno. i suoi movimenti erano stati fulminei ed ora con una forza sovraumana lu teneva sospeso per il collo con una sola mano. l'effetto positivo e la vaga infatuazione erano svaniti di colpo. ora ciò che contava era che qualcosa che sicuramnete non era umana lo voleva probabilmente uccidere. strinse le sue mani attorno al polso della donna nel disperato tentativo di liberarsi dalla sua presa, mentre sentiva che le forze lo abbandonavano a causa della mancanza d'ossigeno]

    Aletha [Esterno Paiolo] La forza di tenerlo dritto non era eccessiva nella vampira, sebbene quel perverso desiderio di prendere ciò che sentiva come vivo e dal terribile ed attraente odore era più forte di una ragione morta insieme alla creatura eterna. Ogni barriera, ogni briciolo del calore umano che era in lei aveva ceduto il passo al cieco soddisfare ogni desiderio della carne. Svelta si volta per correre verso il muretto trascinandolo per il collo come un maiale da sgozzare, anche se allo stesso modo di una bestia egli sembrava non curarsi di grugnire. Andrà a sbatterlo contro il muro per assicurarsi l'appoggio della pietra alla di lei forza mentre con la destra libera va a frugare in una piccola taschina nascosta fra le pieghe del merletto nero estrendone un coltellino dalla lama ricurva ed tagliente. Sorride alzando il capo verso l'uomo, piega leggermente il viso di lato incurvandone le ossa come un cigno e producendo un'espressione folle, da bambina. La lama del coltellino brandisce facendola risalire lentamente gli abiti che il petto dell'uomo ricoprono. Ora Le iridi fisserà in quelle di lui lasciando aggiogare la di lui mente all propria, solo la carezza della lama potrà sentire. Lo sguardo finalmente desta le braci rosse che contraddistinguono i consanguinei maledetti quando attaccano, la lama segue per un tratto di sterno il petto per poi andarsi a conficcare al centro, leggermente seguendo la via dell'aorta e recidendone di poco la parete, il tanto che basta per avere libero accesso al sangue appena purificato.


    Will [Esterno Paiolo][quell'essere lo trascina via, lontano dalla poca illuminazione. E finita per lui lo sente. Vorrebbe gridare aiuto, ma non puo a parte la morsa d'acciaio che imprigiona il suo collo, a impedirglielo è anche l'orgoglio. Sta per perdere i sensi, la vista è sfocata, lo sguardo si posa un ultima volta su quegli occhi che rivelano cosa in realtà la donna sia. ora sa dove andrà e sa che il suo viaggio non è ancora terminato. Sente qualcosa di freddo entrare nel suo petto e poi il caldo fluire del sangue. poi, solo il buio]

    Aletha [Esterno Paiolo] Quando la rpima rubia goccia di sangue esce dalla minuscola incisione i sensi della donna cominciano a ballare impazziti, frastornata dall'odore che emanava, forte seppure di pochissima quantità si trattava. Uno sguardo va al viso dell'uomo, che già dalle movenze troppo molli aveva già calcolato fosse svenuto. Tantomeglio non avrebbe emesso alcun suono e avrebbe solo dato a lei il fiore del suo piacere. Il coltellino viene lasciato strisciare lungo il palmo, sino a produrre un suono sordo nel toccare terra. Il cuore ancora batteva, incessante ma forse più lento e profondo. I denti affonda andando a circuire la ferita che aveva creata e cominciando a succhiare lasciando leggermente la presa sul di lui collo. La sensazione di solievo è immediata e tanto defastante da farla quasi lamentare, se non per i mugulii nessuno forse si sarebbe accorto di nulla dato che l'uomo giaceva inerme tra le di lei braccia. Prima di lascialo cadere, con le labbra di poco sporche del sangue versato a causa della insolita posizione. Lo lascia cadere, nulla oppone tra lui ed il pavimento. La ferita non avrebbe rimarginato ci sarebbe stato tempo per la morte.


    Will [Esterno Paiolo][La donna lascia la presa, per quello che può accorgersi e sente il vuoto sotto di lui. poi l'impatto contro il duro pavimento, ma questo non lo ridesta anzi peggiora la situazione. i suoi sensi si spengono e non sente piu nulla]

    Aletha [Esterno paiolo] Non fa altro che chiudere gli occhi, lentamente muove un passo in avanti scomparendo nel buio, camminando velocemente in quel limbo di tempo che gli umani non possono scorgere, andando a rintanarsi dal maestro.

    //chiedo l'approvazione o la bocciatura della role da parte del caporazza vampiri, del caporazza umani e del conisglio dei master per una convalida corretta. Segnalare ogni punto non chiaro, critico o completamente sballato grazie.


  • § Ashalind §
    00 18/03/2008 10:34
    Al Paiolo Magico
    Di nuovo la vampira sentendo il bisogno della vita ha inseguito la vittima che notti prima aveva già assaggiato. Al paiolo era lì dove lo aveva lasciato a pulire i resti delle consumazioni degli studenti. Ancora una volta lo prende abbracciandolo per qualche istante per poi scomparire nuovamente.

    Will[Bancone][I clienti se ne erano andati ormai tutti, gli studenti erano tornati ad Hogwats ormai da un pezzo e gli adulti avevano fatto ritorno alle loro abitazioni. Will stava pulendo il bancone con uno straccio. si ferma d botto e si fruga nelle tasche estraendo il pacchetto delle sigarette. La testa gli scoppia, è tutto il giorno che sta male, mangia poco, per lo più ha sete. Ma per quanto beva non riesce a dissetarsi. Accende la sigaretta, il fumo gli entra nella gola, ma quasi non ne sente il sapore mentre l'odore gli da quasi la nausea tanto è forte.] cosa diavolo mi succede [domanda a bassa voce a sestesso]

    Aletha [esterno-->interno paiolo] Passo lento e sciorinato lungo il viale praticamente deserto che si allargava leggermente alle di lei spalle verso una minuscola piazzetta. Era già stata a caccia in quei viali ma non era rimasta soddisfatta, voleva altro, desiderava ardentemente conoscere ancora il sapore del sangue puro così diverso da quello usuale. Cammina e svolta verso la porta del paiolo magico aprendola. Alle gote non nasconde il pallore mortale che sempre la perseguitava ne alle membra il freddo intenso che non sentiva affatto. Senza indugiare oltre verso il bancone si dirige, si sarebbe data la morte definitiva con le sue manis e avesse potuto, ma non poteva.

    Will[Bancone][Non alza lo sguardo dal bancone che sta pulendo ma sputa la sigaretta e la calpesta, nonostante cio si accorge perfettamente dell'aprirsi della porta e dell'entrata di una figura. Non con gli occhi, distratti dalle sue, seppur misere faccende, ma con gli altri sensi, il cigolare dei cardini, il rumore di passi. e Quell'odore, nessuna persona ha un odore simile, anche se non riese ad identificarlo completamente] cosa posso servirle [chiede con voce roca e flebile, alzando appena lo sguardo sulla donna ma senza prestare troppa attenzione].

    Aletha [bancone] Appoggia la mano ancora delicata nonostante le vene verdi in piena evidenza, e il pallore quasi bluastro che ne percorreva le giunture. Egli potrà ben vedere che cosa percorre quelle mani, e che cosa portano gli occhi blu che da blu diverranno screziati di rosso. "Serviti per me!" gli sussurra flebile, sensuale arquando le labbra ed aspettando la di lui reazione.

    Will[Bancone][osserva la donna con più attenzione, il colore delle sue mani, il pallore del suo volto] si sente bene? [domanda, poi la guarda in viso, e viene colto da una strana sensazione di de Ja vu] ci siamo gia incontrati? [la sua voce si fa ancora più flebile]

    Aletha [bancone - dietro bancone] Sorride, in un secondo non farà altro che chiudere gli occhi e muovere un passo ed andrà a trovarsi dietro al bancone accanto all'auomo. La destra sale, posandola sull'orlo dei di lui pantaloni ed infilandosi sotto la maglia dell'uomo. Lentamente percorre il di lui busto mentre le labbra diafane vengono umettate leggermente. Finalmente la piccola ferita che gli aveva procurato sente ed a quel punto di nuovo sorride. "Secondo te?!" dimanda più come una constatazione che per una domanda.

    Will[Bancone][resta stupefatto dai gesti della donna, ma ancora di più dalle parole. Alla mente riaffiorano le esperienze di poche notti fa, il buoi si dissolve e la rivede. un leggero tremito lo scuote, ma non è paura, è eccitazione. Non sa esattamente quello che potrebbe accedergli ma vuole scoprilo ad ogno costo] cosa vuoi da me? [la voce è ferma, mentre i suoi occhi vanno ad incrociare nuovamente quelli della donna].

    Aletha [dietro bancone] Presto detto, la sinistra si alza a prendere dolcemente il mento dell'uomo mentre i di lei occhi sorridono ferini e rossi del sangue consumato due sere prima. "Te!" si alzerà subito sulle punte die piedi rimanedo distaccata come una canna, i canini usciti appena andranno ad affondare al collo dell'uomo cominciando immediatamente a succhiarne la linfa vitale, il sangue che è la vita, ciò che è dovuto alla terra per far si che dia frutti.

    Will[Bancone][La vede, e all'improvviso capisce, come se il fumo si diradasse, tutto si fa più chiaro. i canini della donna penetrano nel suo collo, e sente il sangue scorrere e macchiargli la maglia. capisce, poggia una mano sulla nuca della donna e spinge contro il suo collo, mentre i suoi occhi si perdono nel vuoto].

    Aletha [dietro bancone] Le di lui mani non le sembrano altro che moscerini, la destra che aveva infilata sotto la di lui maglia torna all'alto afferrando la destra dell'uomo e respingendola con presa salda. Non prende quanto la sazierebbe ma lo lascia andare dopo qualche secondo. Il sangue versato le aveva macchiato parte della scollatura ma non vi baderà affatto. Lentamente si volterà per poi chiudere nuovamente gli occhi e per un secondo desiderare die ssere altrove, lontano. Un passo solo le basterà muovere per ritrovarsi a vagare in una realtà di fumo che altri non possono vedere.

    Will[Bancone][la donna si stacca da lui e sparisce magicamente dalla sua vista. Per qualche minuto si guarda attorno, il locale è vuoto, che sia stata un allucinazione dovuta ai sintomi di quella strana malattia che sta invadendo il suo corpo? una mano si tocca il collo. sangue... non è stata una visione... non può essere. é disorientato e l'unico istinto che sente è quello di dormire. chiude la porta del paiolo e si siede su uno sgabello poggiando la fronte sul duro legno. in pochi secondi si ritrova tra le braccia di Morfeo].