00 15/12/2007 14:04
Personaggi: Aletha, Samuel
Luogo: Tre manici di Scopa

La vampura chiede aiuto al cadetto appena entrato in congrega per liberare il comandante dalle grinfie dei Mangiamorte. La richiesta è inoltrata anzi intimata minacciando di maledizione il povero neoguardiano.

Aletha [Tre manici di scopa-bancone] Era metà del pomeriggio che siedeva al banco con la faccia avvolta da un puzzolentissimo scialle rubato a Gazza. Quel pezzo di cencio puzzava quasi quanto il gatto, l'oste le era passata innazi più volte strofinandosi le mani in un canovaccio umido e mezzo striracchiato osservandole di sottecchi come a volerle chiedere cosa ci facesse lì visto che nessuno l'era venuta ad incontrare. Una ragazzina sola che al banco pareva si aspettasse di incontrare qualcuno.
Samuel [strade--->tre manici di scopa][il cadetto sta per entrare nel pub i tre manici di scopa,sguardo fiero e neutrale mentre la mano va a far scivolare la maniglia di legno che spinta in avanti fa apparie di fronte al giovane lo spettacolo nel pub.I suo capelli strani ssciteranno sicuramente attenzione,umbriaconi nei vari tavoli e l'oste che gira di qua e di là per il locale]buonasera[saluta i presenti nel locale mentre si dirigge con passo lento e deciso al bancone.]
Aletha [bancone] Una voce nuova, il volto gira in direzione del saluto, tanta spavalderia doveva appartenere ad uno di certo non troppo sobrio. Dal camino alle di lei spalle una strega emerge dalle fiamme verdastre, strofinandosi le gonne tutte inzuppate di fuliggine. Gli occhi blu della giovane vampira vanno a posarsi freddi ed indagatori sul nuovo personaggio appena entrato in maniera quantomai spettacolare. Nulla dice ma osservando la divisa qualcosa, un ricordo vivo prende forma nella di lei mente; gli stessi abiti del cavaliere solo meno sfarzosi, più semplici. Aspetta, celata dietro il nero mantello anch'esso di proprietà del custode delle porte di Hogwarts, fissando con intensità insistente il nuovo cavaliere.
Samuel [tre manici di scopa-bancone][La figura abbastanza grossa dell'oste appare di fronte al cadetto]una burrobirra per favore[esclama in direzione di egli per oi guardarsi in torno:nota una ragazzina,umbriaconi di vario tipo e streghe non troppo sobrie;ehi un momento una ragazzina?torna indietro con le iridi tornando alla ragazzina,cosa può farci lì una ragazzina a cositarda ora?la cosa suscita curiosita nell'animo di Samuel ma non vuole mishiarsi in affari altrui e fuori servizio,ora attende l'ordinazione che dovrebbe portagli l'oste].
Aletha [bancone] Per un momento avrebbe pensato che il cavaliere ce l'avesse con lei, nonfoss'altro che per l'osservazione acuta di ogni menrbo della sala lei compresa e per lo scatto quando si accorge di lei fra tanta gente presente. Il cadetto smebra voltarsi, e lei non perde l'occasione. La bacchetta sfodera dal manto ombroso, fa per compiere un passo ma ancora una volta i sensi disciplinati le vengono in aiuto. Chiude appena le palpebre e senza dare nell'occhio si ritrova alle spalle dell'uomo con la punta della bacchetta fissata alla di lui parte bassa della spina dorsale. "Non un fiato cavaliere! Annuisca per dimostrarmi che ha capito le mie parole!" ordina, non le serviva guardarlo negli occhi, e non le serviva dare adito a dubbi sulla sua natura, era sufficiente che lui obbedisse cosa che sarebbe stata certa avrebbe fatto all'istante.
Samuel [tre manici di scopa-bancone]La figura nell'oste tiene strette nelle grosse mani un boccale di burrobirra che dovrebbe essere indirizato a Samuel,le idee del cadetto vengono smentite poco dopo vedendo che il calice viene portato a un gruppo di ubriaconi seduti ai tavoli adiacenti,sbuffa volta lo sguardo versò la ragazzina che non c'è più e subito dopo si sente una bacchetta alla schienza sente le parole della ragazzina e anuisce,Samuel sorride le situazioni cosi possono rischairgli la vita ma lo fanno sorridere,difficile trovarlo serio.]
Aletha [bancone-schiena di Samuel] "Nonostante la sua propensione alla risata immotivata cadetto..." sussurra quasi ridacchiando a sua volta per poi tornare seria immediatamente "vedo che c'intendiamo! Il vostro comandante è in grave pericolo, presumo fosse tale perchè la divisa era più ricca della vostra e tuttavia simile...." per un'istante indugia sul resto del discorso mentre le iridi le si facevano nuovamente rosse di quell'ira cieca che la pervadeva quando qualcun altro decideva del suo destino "Mi ha salvato la vita...se così posso ancora chiamarla" le parole che seguono sono pronunciate da lei ugualmente, ma la voce è terribilmente mutata divenendo d'improvviso cavernosa e profonda.
Samuel [pub i tre manici di scopa bancone]le iridi cristalline si posano sull'oste che tiene stretto nelle mani un boccale di schiumosa burrobirra.La poggia sul bancone per poi andarsene ora sta a Sanuel,la mano destra va ad afferareil boccale accompagnandolo alla bocca,il liquido marroncino contenuto nel boccale entra nell bocca di samuel per poi essere ingogliato e finire nel pancino.Ora e solo ora riconette che ha una ragazzina che gli sta puntando la baccheta dietro cosa anche molto imbarazzante,sente le parole di qust'ultima e risponde con un tono preocupato ma abbastanza basso da farlo sentire solo alla giovane]In pericolo?in che senso?dov'è ora?[fa molte domande dubita la ragazzina possa rispondergli ma da quello che ha capito lo conosce molto bene quindi meglio accertarsi se il capo e effetivament in pericolo perche due son le cose:o muore e Samuel prende il suo posto oppure Samue lo salva e prende la promozione.ma la prima era più alletante]
Aletha [bancone] * Salame che siete* pensa la ragazzina rimugginando sul fatto che un tale damerino avrebbe dovuto aiutarla e non pensare a quanto lo divertiva avere la punta della di lei bacchetta piantata alla base della spina dorsale. "Bevete più in fretta, poi lentamente appoggiate le mani al bancone, pagate e alzatevi dirigendovi molto lentamente verso la porta" quindi la mancina fa scivolare al fianco sinistro del giovane e con uno strattone lo aiuta ad ingoiare più velocemente la birra che si stava tranguguiando..
Samuel[tre manici di scopa][Sente la ragazzina dire di bere più in fretta,sta ingogliando la birra quando uno sttratone della bimba gliela fa andare tutta di traverso,ammazza che potenza la ragazzina per essere nella sua statura picchia e come se picchia!Ora Samuel prende il boccale e lo finisce riponendolo sul bancone,una mano va ad infilarsi nelle tasche per estrarre fuori un borsellino dove a sua volta viene estratto una moneta che viene data all'oste.Poi tutto viene riposto da dove è stato estratto.La figura di Samuel si alza dallo sgabbello del bancone per poi avviarsi con passo sicuro e lento versò la porta come da suo ordine,La cosa gli pare ancora un pò strana una ragazzina che mette alle strette un cadetto che dovrebbe arrestaregente del genere.]
Aletha [bancone] La punta della bacchetta d'improvviso si sposta lentamente sulla schiena del guerriero. "Non si faccia venire strane idee sulla mia natura cavaliere!Cammini!" ripete l'ordine poichè il cavaliere le sembrava più interessato ai pensieri che a spicciarsi a salvare il comandante. L'unico vero problema era che non aveva idea di dove andare a cercarlo, la stessa donna però l'aveva già vista ma dove, quando...domande senza risposta mentre ripensa al rapimento, non aveva davvero la più pallida idea di dove andare o di dove indirizzare quel salame sghignazzante che si era accollata quella notte.
Samuel [tre manici di scopa][La bacchetta della giovane portata via dalla schienza del ragazzo,Samuel continua a sorridere ora a finito di preocuparsi può anche adare a cercare il suo boss.La ragazza proferisce parole sul non farsi strne idee.Probabilmente è un metamorfumgus trasformato in ragazzina altrimenti non si spiega,Le mani vanno ad aprire la porta di legno per uscire nelle strade.]
Aletha [bancone-->esterno] La bacchetta non molla neanche per uns econdo la schiena del cavaliere continuadolo a spintonarlo leggermente per farlo avanzare, l'aria fresca della sera investe il volto della giovane quand'egli sospinge la porta uscendo in strada. I due si allontanano lentamente l'uno appiccicato all'altro lungo la via sparendo dietro un viottolo.